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2016_08_06 ARENA DI VERONA Il Trovatore

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Sabato 6 Agosto 2016 alle ore 20:45
ARENA DI VERONA
Il Trovatore - Dramma in 4 atti di Giuseppe Verdi
Intrighi familiari e crudeli maledizioni portano a compimento il fatale destino di Leonora e del Conte di Luna, di Manrico e di Azucena. Il Trovatore, con le sue pire incandescenti, debutta sul palco dell’Arena di Verona. Bagliori colorati e duelli con le spade animano il maestoso allestimento con regia e scene di Franco Zeffirelli. Nella prima recita, sabato 6 Agosto alle ore 20:45, Artur Rucinsky e Hui He vestono i panni del Conte di Luna e di Leonora; Violeta Urmana e Marco Berti interpretano i ruoli di Azucena e del trovatore Manrico. Non perdere l’appuntamento con il secondo grande titolo della Trilogia Popolare di G. Verdi, diretto dal M° Daniel Oren.

2016_08_04 Concerto itinerante per il 40o Festival della Musica Antica di Innsbruck

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40th Innsbruck Festival
of Early Music
40o Festival della Musica Antica di Innsbruck

Giovedì 4 agosto 2016
h 11.00 – h 13.00 – h 16.00
Venerdì 5 agosto 2016
h 10.00 – h 14.00 – h 19.00
Concerto Mobile
Music of the Commedia dell'arte in the city of Innsbruck
I BASSIFONDI Ensemble
Simone Vallerotonda - Theorbe, Chitarra und musikalische Leitung
Vincenzo Capezzuto - Countertenor
Gabriele Miracle - Perkussion
Josep Maria Martì-Duran - Colascione basso
in caravan per la città di Innsbruck:
GOLDENES DACHL, WILTENER PLATZL, WALTHERPARK ST. NIKOLAUS
Innsbruck, Austria  
”Sono solo canzonette”
Il seicento italiano vocale e strumentale
Musiche di A. Carbonchi, H. Kapsberger, G. L. Baldano, F. Cavalli, A. Falconieri, M.
Marazzoli, A. Piccinini, F. Corbetta, S. Pessori, C. Calvi, L. Rossi
La maggior parte della musica del ‘600 e ‘700 per Liuto, Chitarra, Tiorba e Arciliuto,  come Kapsberger, Corbetta, Piccinini, de Visée, Granata, Weiss e molti altri, hanno scritto la loro musica con l’aggiunta della parte del basso continuo, oppure hanno trasformato la loro intavolatura per strumento solista, in una partitura a più voci, o hanno, in casi più espliciti, scritto direttamente musica per consort di liuti, o per liuto e altri strumenti. Numerose son le cronache dell’epoca che ci testimoniano una maniera di suonare questa musica “a più strumenti”. Spesso i chitarristi solevano farsi accompagnare da tiorbe, colascioni, liuti e viceversa. Sulla base di testimonianze scritte e di fonti musicali e iconografiche, nascono “I Bassifondi”, ensemble fondato da Simone Vallerotonda, che ha per obiettivo quello di riscoprire e offrire al pubblico questa musica in una versione da camera.   
www.simonevallerotonda.com
https://www.youtube.com/channel/UCSOt1_dUfxKx72a1bWZLiXA

2016_08_13 Tocca a Don Giovanni andare in scena per Bellano Lirica 2016 la 12esima edizione

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COMUNE DI BELLANO
ASSESSORATO ALLA CULTURA E AL TURISMO
BELLANO LIRICA
XII EDIZIONE 2016
Sabato 13 agosto 2016 ore 21.00
PIAZZA SAN GIORGIO
Wolfgang Amadeus Mozart
DON GIOVANNI, K 527
(ovvero Il dissoluto punito)

Personaggi e interpreti
Don Giovanni (baritono o basso) Roberto Maietta
Il Commendatore (basso profondo) Alessandro Ravasio
Donna Anna (soprano) Antonella Bertaggia
Don Ottavio (tenore) Livio Scarpellini
Donna Elvira (soprano) Maria Simona Cianchi
Leporello (basso-baritono o basso) Marco Sportelli
Masetto (baritono o basso) Lucas Britter
Zerlina (soprano) Maria Cristina Ciampi
Contadine e contadini, servi, suonatori e coro di sotterra (coro)
Orchestra e coro SINFOLARIO
Maestro direttore e concertatore ROBERTO GIANOLA
REGIA E SCENOGRAFIE Maria Nina Bacchetto  
TECNICO LUCI Marco Caccialuppi
COSTUMI D'EPOCA Sartoria Calauce

Biglietti Don Giovanni: I Settore 15€- II Settore 10€


Giovedì 18 agosto 2016 - ore 21
PALASOLE
Gran Gala della Lirica
Musiche di Puccini, Verdi, Bizet
Soprano Hiroko Morita
Baritono Victor Garcia Sierra
Presenta Enrico Beruschl
ORCHESTRA SINFQLARIO
Direttore PAOLO BIANCALANA

Biglietti Gala: 10€ Posto Unico 

Abbonamento a due spettacoli SCONTO 10%
Sconto 10% riservato a QVER 65, UNDER 30, GRUPPI 30 PERSONE
Prevendita   Ufficio Turistico Bellano - Tel. 335.175.2102

Tutti i giorni dalle 1O alle 13.30 e dalie 16.30 alle 19.00

2016_08_12 MILANO ARTE MUSICA Il Giardino Armonico alla Basilica di Santa Maria della Passione

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MILANO ARTE MUSICA
Venerdì 12 agosto 2016, ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16, Milano
La morte della ragione
Giovanni Antonini, flauti, dulciana e direzione
Flauti, dulciana - Giulia Genini,
Cornetto - Andrea Inghisciano
Cornetto, flauti - Gawain Glenton,
Dulciana - Alberto Guerra
Violini, vielle, viole - Stefano Barneschi, Liana Mosca
Violoncello - Paolo Beschi
Violone - Giancarlo De Frenza
Organo e clavicembalo - Riccardo Doni
Arpa barocca e arpa rinascimentale - Margret Köll
Flauti, dulciana, direzione - Giovanni Antonini

BIGLIETTI 12 agosto  posto unico 10 euro

PROGRAMMA

Anonimo Italiano (XVI sec.) Pavana “La Morte della Ragione” (Ms. British Library c.1560)
Giorgio Mainerio(1535-1582) Gagliarda (Primo libro de’ balli, Venezia 1578)
Christopher Tye (c.1505 – ante1573)In Nomine “Crye” 
Hayne van Ghizeghem(c.1445-?) De tous bien playne (“Henry VIII Ms.”, ca.1510-1520)
Alexander Agricola(c.1446-1506)  Tre versioni di “De tous bien plaine”
Josquin Desprez (1450-1521) “De tous biens playne” (Harmonice Musices Odhecaton A, Venezia 1501)
John Dunstable(c.1390-1453) Puzzle Canon (“Henry VIII Ms.”, ca.1510-1520) 
Josquin Desprez La déploration sur la mort de Johannes Ockeghem a cinque
Giovan Pietro Del Buono Obligo LXXVII “di dui Zoppi e dui Ciechi” sull’Ave Maris (XVII sec.)  Stella (Canoni, oblighi et sonate, Palermo 1641) 
Dario Castello  Sonata duodecima a tre (prima metà XVII sec.)  (Sonate Concertate, Venezia 1629)
Thomas Preston(?-c.1563) Uppon la mi re
Giorgio Mainerio Schiarazula marazula, Ungarescha & Saltarello (Primo libro de’ balli, Venezia 1578)
Anonimo Italiano (XVI sec.)/ La Gamba 
Vincenzo Ruffo (1508-1582)
Giovanni Gabrieli (c.1540-1611/12)  Sonata XIII a otto voci (Canzoni et Sonate, Venezia 1615) 
Giovanni de Macque (c.1550-1614) Seconde Stravaganze (Ms British Library, 1617)
Nicolas Gombert(c.1495-c.1560) Diminuzioni su Chanson “La rose” (Canzon...per s
Tarquinio Merula (c.1594-1665) Canzon “La Pedrina” (Canzoni.. op XII, Venezia 1637)
Dario Castello  Sonata 14 a quattro (Sonate concertate in stil moderno  Libro secondo, Venezia 1629) 
Lodovico Grossi da Viadana (1560-1627)   “La Napoletana” a 8 (Sinfonie musicali, Venezia 1610)
John Baldwine(?-1615) 4 Vocum (Ms. British Museum, 1603)
Gesualdo da Venosa(1566-1613) Canzon Francese del Principe (Ms. British Library, 1617)
Cristoforo Caresana (1640-1709)Tarantella (Duo Opera seconda, Napoli 1693)
Jacob van Eyck(1590-1657) Fantasia & Echo  (Der Fluyten Lust-hof, Amsterdam 1649)
Samuel Scheidt(1587-1654) Galliard Battaglia (Ludi Musici, Amburgo 1621)
Giovan Pietro del Buono Sonata VII “Stravagante” sull’Ave Maris Stella  (Canoni, Oblighi..., Palermo 1641)

Il Giardino Armonico, diretto da Giovanni Antonini, presenta venerdì 12 agosto alle ore 20.30, in S. Maria della Passione, “La Morte della ragione”, un programma musicale inedito in Italia e molto apprezzato all’estero.
Il repertorio del programma comprende musiche di origine ed epoche eterogenee (dal sedicesimo al diciassettesimo secolo), organizzate in una sorta di continuum musicale, a volte con accostamenti di brani anche distanti da un punto di vista cronologico ma che rivelano affinità su un piano musicale. Il tema centrale è ben rappresentato da brani come la Battaglia di Samuel Scheidt, celebrazione di un’altra “morte della ragione” - quella della guerra - passando per lo stile “espressivo” di Dario Castello e Giovanni Gabrieli, ecc., ognuno con il proprio personale ed originale contributo nell’ambito della nascente musica barocca. Accostati a questi compositori, altri (ad esempio, di scuola inglese dell’epoca di Shakespeare) caratterizzati dal sofisticato e arcaicizzante uso del contrappunto, che completeranno il programma, a illustrare un’epoca complessa, contraddittoria e frammentata.

“La Morte della Ragione” è una pavana contenuta in un manoscritto anonimo di danze italiane della metà del cinquecento e conservato presso la British Library: in senso più ampio dà il titolo al concerto strumentale.
La morte della ragione simboleggia la vittoria dell’esperienza sensibile nella scrittura musicale: la rottura delle “regole” compositive avvenuta alla fine del Cinquecento per opera dei musicisti più progressisti, al fine di commuovere, sconvolgere l’ascoltatore in un vortice di affetti e sentimenti e contro i quali si scaglia il “conservatore” Giovanni Maria Artusi.
L’uso del cromatismo, delle dissonanze inaspettate, di un’idea formale - anche nelle composizioni puramente strumentali - basato su un concetto teatrale e drammatico (ad esempio le Sonate in stil moderno di Dario Castello) sono alcuni dei mezzi attraverso i quali avviene il trionfo degli “affetti” agli albori dell’epoca barocca.
Il Rinascimento aveva trovato un equilibrio tra arte compositiva (contrappunto) e rappresentazione degli affetti, ma tra la fine del sedicesimo e l’inizio del diciassettesimo secolo l’ossessione per l’espressività estrema e il gusto per il “gesto teatrale” portarono in Italia a una ricerca avanguardistica sul piano delle soluzioni compositive.
In pittura è l’epoca del Manierismo e di Caravaggio, di un’arte in movimento, che cerca di catturare, non idealizzandola, l’essenza dell’esistenza umana, rappresentandola con realismo sensuale e spesso violento. Ad esempio la Santa Teresa d’Avila scolpita dal Bernini (1647-1652) in cui l’estasi religiosa sembra combaciare con quella erotica o le violente decapitazioni di Oloferne da parte di Giuditta nei dipinti di Caravaggio (1599) e Artemisia Gentileschi (1630).
Eppure i due aspetti della creazione musicale, quello puramente intellettuale e quello “sensibile” continueranno a coesistere: musicisti come Monteverdi erano in grado di scrivere i più complessi contrappunti così come semplici canzonette a una voce col basso continuo, e durante tutto il Seicento l’arte della scrittura canonica - il massimo esercizio intellettuale nella composizione musicale - vide una grandissima fioritura tra gli “addetti a i lavori”, nella stessa epoca della nascita e diffusione del teatro d’opera, che diverrà la forma musicale di intrattenimento accessibile e fruibile da tutti, senza necessità di una particolare istruzione musicale. 

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.  Prevendite biglietti (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it
Call center (servizio a pagamento): Vivaticket 892.234 (from outside Italy: +39.041.2719035)
App Vivaticket Mobile per iPhone e Android disponibile sull’app Store e su Google play
Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]

per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176            e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic

2016_08_16 Due liuti per Milano Arte Musica nella Sala Capitolare del Bergognone

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MILANO ARTE MUSICA
Martedì 16 agosto 2016, ore 16.30, 18.30 e 20.30
Sala Capitolare del Bergognone  (Basilica di Santa Maria della Passione)
Via Conservatorio 16, Milano
A due liuti
BIGLIETTI 16 agosto  posto unico 10 euro
PROGRAMMA

Thomas Robinson (1560-1610) 
Plaine Song
Passomezzo
Queen’s goodnight

Francesco da Milano (1497-1543)Fantasia
Canone
Spagna

John Marchant (XVI-XVII sec)
Fantasy

John Johnson (1545-1594)Flat Pavan
Flat Galliard

Vincenzo Galilei (1520-1591)Contrappunto primo
Contrappunto secondo

Orlando di Lasso (1532-1594)Fantasia nona
Fantasia decima

John Dowland (1563-1626)
My lord Willoughby’s welcome home

John Johnson (1580-1600)
Rogero

Giovanni Antonio Terzi
Canzone a due liuti da Claudio Correggio

L’appuntamento dedicato al liuto, che ogni anno registra il tutto esaurito, si presenta nella decima stagione con un’importante novità. Protagonisti dell’appuntamento saranno infatti ben due liuti, con un’esecuzione affidata a Francesco Tomasi e Fabrizio Carta, entrambi al loro debutto in Milano Arte Musica. In un triplo appuntamento, martedì 16 agosto  (ore 16.30, 18.30 e ore 20.30), nella suggestiva Sala Capitolare del Bergognone, i due liutisti proporranno un programma dedicato alla musica per due liuti composta da alcuni dei più grandi autori della scuola liutistica italiana  (Francesco da Milano, Vincenzo Galilei, Giovanni Antonio Terzi) e inglese  (Thomas Robinson, John Marchant, John Johnson, John Dowland). Il concerto si presenta inoltre come un’ottima occasione per ascoltare, tra i brani proposti di Francesco da Milano, una Fantasia recentemente riscoperta nel manoscritto di Castelfranco Veneto.
Nel vivace panorama musicale europeo rinascimentale, assistiamo ad un impressionante sviluppo della musica strumentale. La tecnica di composizione maggiormente utilizzata dai compositori, il contrappunto di ascendenza fiamminga, costrinse i liutisti a mutare la propria tecnica dal plettro al libero utilizzo delle dita. Tuttavia l’idea del plettro non verrà abbandonata ma sostituita con quella dell’alternanza pollice indice della mano destra.
Nella musica per due liuti, contrappunto e monodia convivono nella formula solista e accompagnatore dove un liuto suonerà una linea monodica sostenuta dal contrappunto eseguito dal secondo liuto.
In questo programma verranno eseguite musiche originali per due liuti dei più importanti compositori italiani e inglesi dell’epoca con l’eccezione di Orlando di Lasso, fiammingo ma romano d’adozione, le cui fantasie proposte vennero composte “per ogni sorta di stromento”. Il brano My lord Willoughby’s welcome home di John Dowland si distingue dagli altri essendo eseguibile anche a liuto solo. Nella musica di Robinson sembra emergere un intento didattico, mentre in Terzi la volontà di sperimentare tutte le possibilità dello strumento si realizza in un virtuosismo estremo equamente ripartito tra i due liuti.

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.
Prevendite biglietti (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticketwww.vivaticket.it
Call center  (servizio a pagamento): Vivaticket 892.234  (from outside Italy: +39.041.2719035)
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Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176 e-mail mail@lacappellamusicale.com
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2016_07_23 EQUILIBRI UNIVERSALI per l'estate a Teatro Libero - Milano

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Dal 21 al 26 luglio 2016
LIBERI D'ESTATE 2016
L'estate a Teatro Libero - Milano

23 e 24 luglio 2016_07_23
EQUILIBRI UNIVERSALI
scritto e diretto da Alessandro Veronese
con Laura Angelone, Luisa Bigiarini, Francesca Gaiazzi, Christian Gallucci, Michela Giudici, Susanna Miotto, Alice Pavan, Alessandro Prioletti, Alessandro Veronese
produzione Fenice dei Rifiuti

Nell’immaginaria città di Diadema una compagnia teatrale sta provando il Giulio Cesare. I componenti del gruppo sono stati decimati dalla chiamata alle armi in seguito all’avvenuta dichiarazione di guerra da parte del padrone del mondo. In realtà quest’ultimo non è che un fantoccio manovrato dalle abili mani di uno scaltro collaboratore che, per evitare ogni possibile inconveniente, gli ha prelevato il senno, depositandolo in una scatola che terrà con sé per tutta l’opera. Così, mentre la compagnia teatrale perde anche il suo ultimo componente di sesso maschile, dall’altra parte la guerra procede senza soste, tra alleanze estorte con il ricatto e una sempre maggiore spettacolarizzazione dell’evento bellico, che sfocia in un grottesco reality show.

Teatro Libero Via Savona, 10 - Milano

BIGLIETTERIA
PREZZI BIGLIETTI
Prezzo unico € 12,00

ORARIO SPETTACOLI
Ore 21.00
ORARIO APERITIVO
Ore 20.00

ORARI BIGLIETTERIA
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:
Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato e domenica dalle 19.00 alle 21.30

CONTATTI

ACQUISTI ONLINE
www.teatrolibero.it

2016_07_21 Primo appuntamento per l'estate a Teatro Libero - Milano

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Dal 21 al 26 luglio 2016
LIBERI D'ESTATE 2016
L'estate a Teatro Libero - Milano

21 e 22 luglio 2016_07_21
FRAMMENTI PASSEGGERI
drammaturgie Chiara Bertazzoni, Manuela Galizia, Andrea Mazzola,
Duilio Papi, Carlo Varano, Anna Villari
regia Chiara Bertazzoni
luci e audio Michele Celentano
con Davide Berveglieri, Alberto Canevali, Franco Cattaneo, Nicoletta Ceaglio, Gianpiero Coretti, Roberto De Marchi, Barbara Tiozzo, Rossella Visconti
produzione La Palestra dell'Attore – Scuola Teatri Possibili

L’aeroporto di Parigi è chiuso. È stata rubata la Gioconda. Nessun volo può arrivare, nessun volo può partire. Ore 1.00 del mattino; è sabato 14 febbraio 2015. I cellulari non funzionano o prendono molto poco, quindi è difficile comunicare. Anche le informazioni che trapelano sono confuse e sommarie...
Cosa succede se ci si trova imprigionati in una situazione che non dipende da noi? Che ci costringe ad adattarci a eventi che ci coinvolgono, ma che sconvolgono tutti i nostri piani? La vita si ferma, tutto si sospende, in attesa...
Forse qualcuno sentirà il bisogno di scappare, qualcun altro farà di tutto per cercare di ottenere ciò che vuole, qualcuno ancora proverà a godere di un momento di notorietà e qualcuno si limiterà ad aspettare.
Otto personaggi, otto vite, otto frammenti che si sviluppano contemporaneamente nell'arco di soli otto minuti e che metteranno lo spettatore in contatto con una piccola storia sospesa.
Un percorso itinerante appassionato e suggestivo che guiderà il pubblico nello spazio di Teatro Libero reso per questo occasione insolito e dinamico.

Teatro Libero Via Savona, 10 - Milano

BIGLIETTERIA
PREZZI BIGLIETTI
Prezzo unico € 12,00

ORARIO SPETTACOLI
Ore 21.00
ORARIO APERITIVO
Ore 20.00

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Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:
Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato e domenica dalle 19.00 alle 21.30

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2016_07_25 Manuel Renga firma la regia per un nuovo spettacolo per l'estate a Teatro Libero - Milano

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Dal 21 al 26 luglio 2016
LIBERI D'ESTATE 2016
L'estate a Teatro Libero - Milano

25 e 26 luglio 2016_07_25
LA LEGGENDA DI MARAAM E DEI DIAVOLI DELLA ZISA
di Maria Concetta Gravagno
con la collaborazione drammaturgica di Jacopo Zerbo e Manuel Renga
regia Manuel Renga
maschera di Andrea Cavarra e Zorba Officine Artistiche, Milano
produzione Chronos3

La nostra Leggendaè una favola moderna a due voci, narrata come nella tradizione della Commedia dell'Arte. I due protagonisti sono Orphè, diavolo che fu capocomico, e Maraam, una coraggiosa avventuriera poliglotta. Siamo su un’isola, la Sicilia, al palazzo della Zisa, costruito dagli arabi normanni. Secondo la leggenda, nella notte di marzo in cui si festeggia l’Annunziata, i diavoli dipinti sui muri si animano frusciando e squassando l’aria. A chiunque riesca nella difficile impresa di contarli verrà consegnato il più grande tesoro mai visto dall’uomo.
Proprio quella sera approda sull’isola Maaram Tochter Figlia Mì, ultima discendente di una stirpe di cercatori e sognatori, sulle tracce di ciò che potrebbe renderla felice per tutta la vita: il tesoro della Zisa. Per conquistarlo deve però sfidare il diavolo Orphé e i suoi seguaci che faranno di tutto per confondere le acque.
Ogni uomo è un cercatore. Ognuno può tentare la sorte e accettare il diabolico patto: chi vuole impossessarsi del tesoro ha tre tentativi per contare i diavoli. Se si sbaglia per tre volte il premio non sarà il tesoro ma la dannazione eterna. Il cercatore verrà tramutato in diavolo e risucchiato dalle pareti affrescate.

Teatro Libero Via Savona, 10 - Milano

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Ore 21.00
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Ore 20.00

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Nei giorni di spettacolo:
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Sabato e domenica dalle 19.00 alle 21.30

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2016_08_10 Torre del Lago Puccini da Liù a Butterfly l'attesa prova di Donata D'Annunzio Lombardi

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Fondazione Festival Pucciniano
62° Festival Puccini 2016
Dal 14 luglio al 30 agosto

TOSCA
Melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Personaggi, interpreti e data
Floria ToscaHui He15 luglio
Dimitra Theodossiou6 e 11 agosto
Mario CavaradossiJorge De Leòn15 luglio
Alessandro Goldoni6 e 11 agosto
Il Barone ScarpiaLucio Gallo15 luglio
Carlo Guelfi6 e 11 agosto
Cesare AngelottiDavide Mura15 luglio / 6 e 11 agosto
Il SagrestanoClaudio Ottino15 luglio / 6 e 11 agosto
SpolettaUgo Tarquini15 luglio / 6 agosto
Tiziano Barontini11 agosto
SciarroneFranco Cerri15 luglio / 6 e 11 agosto
Un CarceriereStefano Fagioli15 luglio / 6 e 11 agosto
Un PastorelloDaria Capasso15 luglio / 6 e 11 agosto
Maestro Concertatore e DirettoreAlberto Veronesi15 luglio / 11 agosto
Lorenzo Castriota Skanderbeg6 agosto
RegiaEnrico Vanzina
SceneFondazione Festival Pucciniano
CostumiFondazione Cerratelli
Light DesignerValerio Alfieri
Assistente alla RegiaLorenzo D'Amico
OrchestraFestival Puccini
Direttore del CoroMaurizio Preziosi
CoroFestival Puccini
Maestro Coro Voci BiancheViviana Apicella
Coro delle Voci BiancheFestival Puccini

LA BOHÈME
Scene liriche in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Personaggi, interpreti e data
MimiFiorenza Cedolins16 e 22 luglio
Silvana Froli5 agosto
MusettaDaniela Cappiello16 luglio
Elisabetta Zizzo22 luglio / 5 agosto
RodolfoAmadi Lagha16 luglio e 5 agosto
Leonardo Caimi22 luglio
MarcelloFrancesco Verna16 e 22 luglio / 5 agosto
SchaunardRaffaele Raffio16 e 22 luglio / 5 agosto
CollineDavide Mura16 e 22 luglio / 5 agosto
BenoitClaudio Ottino16 e 22 luglio / 5 agosto
AlcindoroAngelo Nardinocchi16 e 22 luglio / 5 agosto
ParpignolFrancesco Napoleoni16 e 22 luglio / 5 agosto
Sergente dei doganieriStefano Fagioli16 e 22 luglio / 5 agosto
Un doganiereAlessandro Biagiotti16 e 22 luglio / 5 agosto
Maestro Concertatore e DirettoreFabio Mastrangelo16 luglio / 5 agosto
Jacopo Sipari di Pescasseroli22 luglio
RegiaEttore Scola ripresa da Marco Scola di Mambro
SceneLuciano Ricceri
CostumiCristina Da Rold
Light DesignerValerio Alfieri
Assistente alla RegiaNicola Ragone
OrchestraFestival Puccini
Maestro del CoroSalvo Sgrò
CoroFestival Puccini
Maestro Coro Voci BiancheViviana Apicella
Coro delle Voci BiancheFestival Puccini

TURANDOT - G. Puccini
Dramma lirico in tre atti, libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni musica di Giacomo
Musica di Giacomo Puccini
Personaggi, interpreti e data
La Principessa TurandotRebeka Lokar23 e 30 luglio
Tso Han-Ying12 agosto
L'Imperatore AltoumVladimir Reutov23 e 30 luglio
Nicola Pisaniello12 agosto
TimurErnesto Morillo23 e 30 luglio
Davide Mura12 agosto
Il Principe Ignoto (Calaf)Rudy Park23 e 30 luglio
Amadi Lagha12 agosto
LiuFrancesca Cappelletti23 e 30 luglio / 12 agosto
PingMauro Buda23 e 30 luglio / 12 agosto
PangUgo Tarquini23 e 30 luglio / 12 agosto
PongTiziano Barontini23 e 30 luglio / 12 agosto
Un MandarinoClaudio Ottino23 e 30 luglio / 12 agosto
I AncellaAnna Paola Troiano23 e 30 luglio / 12 agosto
II AncellaDonatella De Caro23 e 30 luglio / 12 agosto
Principe di PersiaAlberto Petricca23 e 30 luglio / 12 agosto
Maestro Concertatore e DirettoreJacopo Sipari di Pescasseroli23 e 30 luglio / 12 agosto
RegiaEnrico Stinchelli
SceneEzio Frigerio
CostumiFranca Squarciapino
Disegno LuciEnrico Stinchelli
Assistente alla RegiaLuca Ramacciotti
OrchestraFestival Puccini
Maestro del CoroSalvo Sgrò
CoroFestival Puccini
Maestro Coro Voci BiancheViviana Apicella
Coro delle Voci BiancheFestival Puccini

MADAMA BUTTERFLY
Tragedia giapponese in due atti di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
Musica di Giacomo Puccini
Personaggi, interpreti e data
Cio-Cio-SanDonata D'Annunzio Lombardi29 luglio / 10 agosto
SuzukiAnnunziata Vestri29 luglio
F.B. PinkertonHector Lopez29 luglio
Simone di Giulio10 agosto
SharplessRaffaele Raffio29 luglio / 10 agosto
GoroTiziano Barontini29 luglio / 10 agosto
Il Principe YamadoriClaudio Ottino29 luglio / 10 agosto
Lo Zio BonzoSeung Pil Choi29 luglio / 10 agosto
Il Commissario ImperialeStefano Fagioli29 luglio / 10 agosto
L'Ufficiale del RegistroFrancesco Napoleoni29 luglio
Alberto Petricca10 agosto
Kate PinkertonLorena Zaccaria29 luglio / 10 agosto
La MadreDeborah Salvagno29 luglio / 10 agosto
La ZiaAnna Kasabutskaya29 luglio / 10 agosto
La CuginaSumika Kanazawa29 luglio / 10 agosto
YakusidèAlessandro Biagiotti29 luglio / 10 agosto
Maestro Concertatore e DirettoreEddi De Nadai29 luglio / 10 agosto
RegiaVivien Hewitt
SceneKan Yasuda
CostumiRegina Schrecker
Disegno LuciNino Napoletano
Assistente alla RegiaBeatrice Bertola
OrchestraFestival Puccini
Maestro del CoroMaurizio Preziosi
CoroFestival Puccini

TURANDOT - F. Busoni
Fiaba cinese in due atti, libretto proprio, da Carlo Gozzi
Musica di   Ferruccio Busoni
Personaggi, interpreti e data
La Principessa TurandotAnna Maria Stella Pansini31 luglio
Cristina Martufi13 agosto
L'Imperatore AltoumPietro Toscano31 luglio
Davide Mura13 agosto
AdelmaDonatella De Caro31 luglio e 13 agosto
Il Principe Ignoto (Calaf)Ugo Tarquini31 luglio
Micheal Alfonsi13 agosto
BarachRaffaele Raffio
la Regina Madre di SamarcandaAnna Russo
TruffaldinoVladimir Reutov
PantaloneAndrea del Conte
TartagliaFranco Cerri
Una CantanteLiudmila Chepurnaya
Maestro Concertatore e DirettoreBeatrice Venezi
RegiaAlessandro Golinelli
SceneAlessandro Golinelli con l'apporto di Cordelia von den Steinen
Assistente alla RegiaSerenella Gragnani
CostumiCordelia von den Steinen
Light DesignerNino Napoletano
OrchestraFestival Puccini
Maestro del CoroMaurizio Preziosi
CoroFestival Puccini

Altre manifestazioni

Opera Cocktail - Palace Hotel
6, 17 e 24 luglio e 7 agosto 2016 - ore 19,00
Ingresso Gratuito
Al porto di Mogador olio su tela_110x131_2015
Mostra: Mogador - di Veronica Gaido e Vito Tongiani

Turandot e le altre: la “Turanda” di Antonio Bazzini
9 agosto 2016 - ore 21,15
Posto Unico: 15,00€

Gigi D'Alessio
23 agosto alle 21.30
Prezzi Settore: 1° 50€ | 2° 45€ | 3° 38€ | 4° 30€

Notre Dame de Paris
15 - 19 Agosto alle 21.30
Prezzi Settore: Gold 80€ | 1° 69€ | 2° 57€ | 3° 46€ | 4° 31€
AnteriorePosteriore

Festival Pucciniano fondazionefestivalpucciniano@pec.it
Recapiti
Biglietteria Festival Puccini
Via delle Torbiere | 55049 Torre del Lago Puccini (LU)
tel.  (+39) 0584 359322
fax (+39) 0584 350277
e-mail: ticketoffice@puccinifestival.it

Uffici Fondazione Festival Pucciniano
Via delle Torbiere | 55049 Torre del Lago Puccini (LU)
tel.  (+39) 0584 350567
fax (+39) 0584 341657
e-mail: affarigenerali@puccinifestival.it

Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche
tel.  (+39) 0584 353304  /+ 39 0584350567 (tasto 6)
fax  (+39) 0584 341657
e-mail: press@puccinifestival.it

2016_08_09 Da Parigi a Rapallo il capolavoro di Puccini - Bohème arriva in riva al mare

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Martedì 9 agosto 2016 ore 21.15
“Rapallo Opera Festival 2016”
promosso dal Comune di Rapallo ed organizzato da Euroart.
Appuntamento il 9 agosto nel Teatro all'aperto di Villa Tigullio, con il palco che sarà allestito nel parco a strapiombo sul mare, con "La Bohème" di Giacomo Puccini.
Info e biglietteria: 335 6093687 - Org. da Euroart
Teatro all'aperto nel Parco di Villa Tigullio (in caso di pioggia Teatro delle Clarisse)
Visualizza posizione su Google Maps: Villa Tigullio

LA BOHEME
Opera in 4 quadri di Giacomo Puccini
Associazione Orchestra Giacomo Puccini
Coro Lirico Quadrivium
Direttore d’Orchestra: M° Aldo Salvagno
M° del Coro: Gianni Bergamo
Regia: m° Roberto SERVILE
Soprano GIULIA MIJ Mimì
Tenore IVAN AYON RIVAS Rodolfo
Soprano ELISA BALBO Musetta
Baritono LEON KIM Marcello
Prima nazionale della messa in scena della celebre opera

PREVENDITA BIGLIETTI RAPALLO OPERA FESTIVAL :
RAPALLO: Libreria L’Agorà - Via Milite Ignoto 22 - tel. 0185.234288 - Enoteca Cantin-a du Pùsu - Via Venezia 113 - tel. 0185.270891
APERTURA BOTTEGHINO C/O VILLA TIGULLIO ore 20
ingresso Bohème: intero Euro 25,00 - ridotto Euro 20,00 • ingresso recital: intero Euro 20,00 - ridotto Euro 18,00
E-mail: info@euro-art.org - www.euro-art.org - Fax 0185.60411 INFO E BIGLIETTERIA FESTIVAL: 335.6093687
In caso di maltempo gli spettacoli si terranno presso il Teatro Auditorium delle Clarisse

Nel prestigioso ambito del nuovo progetto “Rapallo Opera Festival”, sarà “La Bohème” di Giacomo Puccini ad aprire ufficialmente la kermesse lirica nel Teatro all’Aperto di Villa Tigullio, martedì 09 agosto alle ore 21.15 con a seguire lunedì 22 agosto sempre alle ore 21.15 la serata di gala “Da Verdi a Puccini, tra mare e stelle”.
L’ideazione del “Rapallo Opera Festival”, promosso dall’Associazione Euroart in sinergia con Art Management, si avvale del prezioso contributo dell’Amministrazione Comunale di Rapallo e della Regione Liguria Assessorato alla Cultura.
L’Opera avrà la Direzione Artistica e la regia del maestro Roberto Sèrvile (uno dei più apprezzati baritoni italiani) e vedrà la direzione musicale del maestro Aldo Salvagno. I costumi saranno a cura di Elisabetta Cosseddu. Per gli interpreti, ad affiancare il soprano Giulia Mij, a cui è stato affidato il ruolo principale di Mimì, troviamo il tenore Ivan Ayon Riva (Rodolfo), il soprano Elisa Balbo (Musetta) ed il baritono Leon Kim (Marcello) in una perfetta ricerca tra equilibrio e personalità interpretativa. A fianco dell’Orchestra “Giacomo Puccini” il Coro “Quadrivium” diretto da Gianni Bergamo.
Il Rapallo Opera Festival, alla sua prima edizione, prende il via con uno dei pilastri del teatro musicale: “La Bohème”, capolavoro in quattro quadri di Giacomo Puccini, scritta su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica ispirato al romanzo “Scènes de la vie de bohème” di Henri Murger. L’opera, rappresentata per la prima volta il 1° febbraio del 1896 al Teatro Regio di Torino, con la direzione del ventinovenne maestro Arturo Toscanini, è ambientata nella Parigi di metà Ottocento: l’esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda del melodramma incentrato sulla tragica storia d’amore tra la bella e dolce Mimì e il poeta Rodolfo. Quattro giovani artisti, i quali vivono in una povera soffitta e conducono un’esistenza dove la miseria materiale viene alleggerita dalla spensieratezza. Su questo sfondo si intrecciano sentimentali ed appassionate storie d’amore.

La Bohème di Puccini è uno dei titoli d’opera più rappresentati e celebrati al mondo. La produzione del “Rapallo Opera Festival” in programma a Villa Tigullio è certamente un’occasione imperdibile per accostarsi e assistere ad uno dei capolavori più emozionanti del teatro musicale, portato in scena da un team di professionisti a conferma di quel ricchissimo patrimonio culturale ed artistico che rivive sui palcoscenici dei teatri italiani ed internazionali e che abbiamo il dovere ma anche l’onore di valorizzare e preservare a futura memoria.
PREVENDITA BIGLIETTI FESTIVAL INTERNAZIONALE:
RAPALLO: Libreria L’Agorà (Via Milite Ignoto, 22 / tel. 0185.234288)
Enoteca Cantin-a du Pùsu (Via Venezia, 113 / tel. 0185.270891)
APERTURA BOTTEGHINO C/O VILLA TIGULLIO ore 20.30
ingresso intero Euro 25,00 / ridotto Euro 20,00
E-mail: info@euro-art.org – www.euro-art.org – Fax 0185.60411
INFO E BIGLIETTERIA FESTIVAL: 3356093687
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Auditorium delle Clarisse / Rapallo""
Maggiori informazioni: http://www.euro-art.org/

2016_08_04 laVerdi Estate 2016 Tribute to Alfred Hitchcock

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Giovedì 04 Agosto 2016_08_04 
Domenica 07 Agosto 2016_08_07 
Auditorium di Milano – largo Mahler
laVerdi Estate 2016
laVerdi incontra il genio del brivido
A Tribute to Alfred Hitchcock 
Dopo Star Wars, Il Padrino e i Supereroi, laVerdi esegue le colonne sonore dei grandi film del regista anglo-americano.
Carlotta Lusa, pianoforte
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 
Direttore Ernst van Tiel

Programma A TRIBUTE TO HITCHCOCK
Prima parte
1. Bernard Herrmann North by Northwest (1959) Overture 
2. Franz Waxman Rebecca (1940) Suite 
3. Bernard Herrmann Vertigo (1958) Suite 
4. Franz Waxman Rear Window (1954) Prelude 
5. Dimitri Tiomkin Dial M for Murder (1954) Suite 
6. Ron Goodwin Frenzy (1972) Theme
Seconda parte
7. Bernard Herrmann The Man Who Knew Too Much (1956) Overture 
8. Leighton Lucas Stage Fright (1950) Rhapsody 
9. Bernard Herrmann The Trouble With Harry (1955) A Portrait of Hitch  
10. Maurice Jarre Topaz (1969) March 
11. Bernard Herrmann Psycho (1960) Suite 
12. Miklós Rózsa Spellbound (1945) versione per pianoforte e orchestra

laVerdi continua il suo fantasmagorico viaggio estivo attraverso il cinema in musica. Dopo Star Wars, Il Padrino e i Supereroi di celluloide, ecco l’appuntamento con il brivido o, meglio, con il genio del brivido: “sua maestà” Alfred Hitchcock. 
Per Estate 2016 – la stagione estiva de laVerdi, giovedì 4 (ore 20.30) e domenica 7 agosto (ore 18.00), all’Auditorium di Milano, saranno protagoniste le musiche di indimenticabili pellicole come Intrigo internazionale, L’uomo che sapeva troppo, Psycho, Vertigo, La congiura degli innocenti, e ancora: Delitto perfetto, Frenzy, Paura in palcoscenico, Topaz, Io ti salverò, scritte da maestri del genere quali Herrmann, Waxman, Tiomkin, Goodwin, Lucas, Jarre, Rótza e raccolte in un imperdibile Tribute to Alfred Hitchcock, in collaborazione con Soundtracks live!. 
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi sarà guidata per la seconda volta dallo specialista Ernst van Tiel: il conductor olandese, direttore principale della Polish Baltic Philharmonic Orchestra dal 2012, ha tra l’altro diretto la Brussels Philharmonic nella registrazione della colonna sonora, composta da Ludovic Bource, del film The Artist, vincitrice di 5 Premi Oscar. Del brano Spellbound di Rozsa sarà eseguita la versione per pianoforte e orchestra: al pianoforte solista Carlotta Lusa. 
Durante i concerti serali, il pubblico dell’Auditorium avrà a disposizione un buffet allestito nel Foyer del bar (costo euro 12,00, solo su prenotazione; modalità: al momento della prenotazione del biglietto del concerto o scrivendo direttamente a info@auditoriumdimilano.org).
(Biglietti euro 25,00/10,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ). 

laVerdi ringrazia per la collaborazione:  COLONNESONORE.NET

2016_08_10 laVerdi Estate 2016 Musica dallo Spazio

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Mercoledì 10 Agosto 2016_08_10 
Giovedì 11 Agosto 2016_08_11
Auditorium di Milano – largo Mahler 
laVerdi Estate 2016
Musica dallo Spazio 
Space Symphony
Dopo Star Wars, Il Padrino, i Supereroi e Alfred Hitchcock,  è il momento delle colonne sonore dei grandi film di fantascienza, con la Verdi guidata ancora una volta dallo specialista olandese Ernst van Tiel
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 
Direttore Ernst van Tiel

Programma SPACE SYMPHONY
Prima parte
1. Alex North 2001 - A Space Odyssey (1968) Suite from the Unused Score  
2. Jerry Goldsmith Planet of the Apes (1968) No Escape  
3. John Williams Close Encounters of the Third Kind (1977) Suite 
4. Jerry Goldsmith Alien (1979) End Title  
5. Jerry Goldsmith Star Trek: The Motion Picture (1979) Main Theme
6. John Williams E.T. the Extra-Terrestrial (1982) Adventures on Earth  
Seconda parte
7. Jerry Goldsmith Total Recall (1990) Suite 
8. Alan Silvestri Contact (1997) End Credits  
9. Don Davis The Matrix (1999) Suite 
10. James Horner Avatar (2009) Suite

Questa volta la musica arriva dallo Spazio: quello con la S maiuscola, ovvero quello che ha fatto da teatro immaginario ai grandi film di fantascienza di Hollywood, facendo sognare milioni di giovanissimi e non solo.   
laVerdi continua così il suo fantasmagorico viaggio estivo attraverso il cinema. Dopo Star Wars, Il Padrino, i Supereroi di celluloide e il grande Alfred Hitchcock, eccoci dunque a un nuovo, esaltante appuntamento che coniuga nel migliore dei modi musica e grande schermo: per Estate 2016 – la stagione estiva de laVerdi, mercoledì 10 (ore 20.30) e giovedì 11 agosto (ore 20.30), all’Auditorium di Milano, saranno protagoniste le colonne sonore di 2001  Odissea nello Spazio, Star Trek, Il pianeta delle scimmie, Alien, Total Recall, Matrix, Avatar, E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo, scritte da maestri del genere quali North, Goldsmith, Williams, Silvestri, Davis, Horner, e raccolte in una specialissima ed esclusiva Space Symphony, in collaborazione con Soundtracks live!. 
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi sarà guidata per la terza volta consecutiva dallo specialista Ernst van Tiel: il conductor olandese, direttore principale della Polish Baltic Philharmonic Orchestra dal 2012, ha tra l’altro diretto la Brussels Philharmonic nella registrazione della colonna sonora, composta da Ludovic Bource, del film The Artist, vincitrice di 5 Premi Oscar. 
Al concerto di mercoledì 10 agosto saranno presenti anche i figuranti di Star Trek (Associazione StarFleet 39), con i quali il pubblico potrà farsi fotografare. E, naturalmente, come già per i concerti dedicati a Star Wars, il pubblico è invitato a venire in Auditorium con i travestimenti degli eroi preferiti. 
(Biglietti euro 25,00/10,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ). 
laVerdi ringrazia per la collaborazione:  COLONNESONORE.NET

2016_08_25 Giuseppe Grazioli alla guida de laVerdi

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Giovedì 25 Agosto 2016_08_25 (ore 20.30)
Domenica 28 Agosto 2016_08_28 (ore 18.00)
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Estate 2016
A Tribute to John Williams
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Giuseppe Grazioli

PROGRAMMA:
John Williams (1932)
Harry Potter Suite Sinfonica
Tema dal film Schindler’s List
Inno dei Giochi Olimpici di Los Angeles 1984
Tema dal film Le ceneri di Angela
Devil’s Dance dal film Le streghe di Eastwick
Tema dal film Jurassic Park
Raiders March dal film I predatori dell'Arca perduta
Adventures on Earth dal film E.T. l'extra-terrestre

Dopo il rinnovato successo con le musiche dei film della saga di Star Wars, sotto l’abile direzione di Simone Pedroni, le emozionanti colonne sonore scritte dall’americano John Williams tornano protagoniste all’Auditorium di Milano, in un doppio concerto a chiusura di Estate 2016 – la Stagione estiva de laVerdi. Appuntamento Giovedì 25 (ore 20.30) e Domenica 28 Agosto (ore 18.00) alla “Casa della musica” in largo Mahler, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta per l’occasione dal “veterano” Giuseppe Grazioli, esperto di musica per il cinema e grande studioso, tra l’altro, di Nino Rota.
Il programma ci offre una ricca selezione della produzione dell’impareggiabile compositore newyorkese, che spazia dal cinema di Spielberg, a collaborazioni con altri registi, a un assaggio della sua musica non cinematografica – Olympic Fanfare and Theme, inno ufficiale delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 – facendoci assaporare la variegata arte williamsiana in tutti i suoi aspetti musicali e in tutti i suoi colori emotivi – dal grottesco, al fantastico, al gioioso, al tragico, al comico. Ne emerge appieno sia l'impareggiabile talento che Williams sfodera come narratore musicale, sia la bellezza, la profondità e la potenza della sua musica.
Durante i concerti serali, il pubblico dell’Auditorium avrà a disposizione un buffet allestito nel Foyer del bar (costo euro 12,00, solo su prenotazione; modalità: al momento della prenotazione del biglietto del concerto o scrivendo direttamente a info@auditoriumdimilano.org).

(Biglietti euro 25,00/10,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

John Williams. Un'introduzione di Emilio Audissino, University of West London
Ancora ben attivo a 84 anni – e con sessant'anni di carriera alle spalle – John Williams può essere considerato una della più grandi star del cinema di Hollywood. Se il suo nome e il suo volto non sono noti a tutti, di certo lo è la sua musica, che è stata la protagonista di moltissimi film e ha fatto da colonna sonora alla vita di milioni di persone in tutto il mondo.
Inizia gli studi musicali del pianoforte, con l'obiettivo di diventare un concertista classico – “Direi che il mio sogno era suonare alla Carnegie Hall”. Il suo talento al pianoforte è tale da essere accettato nella prestigiosa Juilliard School di New York nella stessa classe di Van Cliburn, e a New York lavora anche come musicista jazz.  Oltre al piano, studia   la tromba, il trombone, il clarinetto, il fagotto e il violoncello, e divora tutti i manuali di orchestrazione e strumentazione che riesce a trovare. Williams infatti è da sempre affascinato dall'orchestra sinfonica, dai suoi colori e impasti. Presto capisce che, più che suonare il piano, il suo vero interesse è far suonare l'orchestra: per lui l'orchestra sinfonica è “una delle più grandi invenzioni della cultura occidentale”. Il cinema può offrirgli questa opportunità. Comincia come pianista nell'orchestra della Columbia Pictures e impara il mestiere dai maestri che la musica per film l'avevano fondata e consolidata: Alfred Newman, Bernard Herrmann, Franz Waxman..., diventandone di fatto l'erede e il maggior continuatore del gransinfonismo tardoromantico tipico dell'età d'oro di Hollywood. A questa formazione variegata, che spazia dagli studi classici, al jazz, a Hollywood, Williams aggiunge un'impressionante comprensione ed empatia verso le specifiche esigenze musicali di ogni singolo film su cui è chiamato a lavorare – “Quando visiono un film, la prima cosa che mi chiedo è: 'Che suono deve avere questo film qui?'”. La musica per film di Williams raggiunge così un equilibrio straordinario tra la versatilità necessaria ad accontentare le esigenze di ogni pellicola – si confronti Schindler's List con Indiana Jones – e una chiara personalità autoriale – quale che sia lo stile, la mano di Williams è sempre riconoscibilissima dietro ogni suo pezzo.
La carriera di Williams sarebbe già impressionante se si fosse limitato a lavorare per il cinema – ha vinto cinque Premi Oscar e, ancor più notevole, ha raccolto 50 nomination, più di qualsiasi altro compositore nella storia e quasi tante quante Walt Disney. Ma Williams è anche un prolifico compositore da concerto – con commissioni ricevute da istituzioni quali la Chicago Symphony e la New York Philharmonic – e un apprezzato direttore d'orchestra, essendo stato per 15 anni alla guida della Boston Pops Orchestra, l'orchestra più famosa d'America. Da anni è anche il nome a cui rivolgersi per musiche che celebrino con la giusta pompa occasioni di rilevanza nazionale e internazionale, come i giochi olimpici – ne sentiremo un esempio questa sera – il centenario della Statua della Libertà, l'insediamento del presidente Obama...
Williams è uno degli ultimi rappresentanti della vecchia scuola, in cui si componeva con matita e carta, non con computer e sintetizzatori, e in cui l'ambizione era scrivere musica per film che fosse funzionale al film ma anche buona musica in se stessa. La musica di Williams è grande musica per film proprio perché è capace di coniugare queste due esigenze: musica che serve il film ma anche musica ottimamente scritta in grado di stare in piedi da sola anche in sede concertistica. Come ne abbiamo prova nel doppio concerto de laVerdi.

Chi è John Williams
John Towner Williams nasce a Flushing, Queens (New York), l’8 febbraio 1932. Il padre è John Francis Williams, percussionista membro del celebre “Raymond Scott Quintette”. John inizia a suonare il pianoforte a sette anni, studiando anche il trombone, il clarinetto, la tuba, il violoncello e il fagotto.
Nel 1948 si trasferisce a Los Angeles con la famiglia. Dirige e arrangia per le orchestre studentesche fin dai tempi del liceo. Diventa allievo del pianista e orchestratore hollywoodiano Robert Van Epps e in seguito del compositore Mario Castelnuovo Tedesco. Frequenta anche i corsi di musica della UCLA - University of California at Los Angeles.
Dal 1952 al 1954 svolge il servizio militare in aeronautica, arrangiando e dirigendo musica per la banda militare. Si trasferisce poi a New York, dove viene ammesso alla prestigiosa Juillard School of Music studiando pianoforte con la famosissima Rosina Lhévinne ed avendo come compagno di classe Van Cliburn. Contemporaneamente lavora come pianista jazz nei locali della città.
Nel 1956 si trasferisce a Los Angeles e viene assunto dalla Columbia Pictures and Records come pianista. Attivo come compositore cinematografico dall'inizio degli anni '60 – con il nome di “Johnny Williams” – nel 1969 riceve la prima nomination all’Oscar per Boon il saccheggiatore (The Reivers) e nel 1972 vince il primo dei suoi cinque Oscar per la direzione e gli arrangiamenti musicali di Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof).
Sugarland Express (1974) segna l'inizio di un lungo e fruttuoso sodalizio artistico con Steven Spielberg, che con Lo squalo (Jaws, 1975) darà enorme visibilità a entrambi – il film fa vincere a Williams il suo secondo Oscar (ma il primo per musiche originali).
Nel 1977 inizia il lungo percorso a fianco di George Lucas nella saga di Star Wars e vince il terzo Oscar. Williams continuerà a lavorare alla saga di Star Wars per i successivi 38 anni.
Nel 1980 viene nominato direttore della Boston Pops Orchestra (l'orchestra più famosa d'America). Nel 1985 compie la prima tournee americana con i Boston Pops e nel 1987 la prima tournee in Giappone. Alla fine del 1993 lascia la carica e diventa direttore emerito, mantenendo un'attiva collaborazione con l'orchestra.
Nel 1984 viene chiamato a scrivere il tema ufficiale delle Olimpiadi di Los Angeles (Olympic Fanfare and Theme), iniziando una lunga collaborazione con il Comitato Internazionale Olimpico: nel 1987 scrive We're Looking Good per le Paralimpiadi; nel 1988 Olympic Spirit per i giochi di Seul, e nel 1996 il tema ufficiale del centenario delle Olimpiadi moderne (Summon the Heroes). Nel 2002, nel giorno del suo settantesimo compleanno, dirige in mondovisione Call of the Champions, per le Olimpiadi invernali di Salt Lake City. Williams è stato insignito dell'Ordine Olimpico.
Nel 2006, è candidato all'Oscar per due film – cosa non inusuale per lui – e sorpassa così le 43 nomination del compositore Alfred Newman, diventando la seconda persona con più candidature nella storia – dopo Walt Disney. Ad oggi, Williams ne ha accumulate 50. Compositore di molta musica concertistica oltre che di musica per film, Williams è tutt'ora attivissimo: l’estate scorsa è stato eseguito a Lenox (Massachusetts, U.S.A.) Just Down West Street…On the Left, commissionatogli per il 75° anniversario del Tanglewood Music Center. Ha terminato la registrazione delle musiche del nuovo film di Steven Spielberg, Il Grande Gigante Gentile (The Big Friendly Giant), tratto dall'omonimo libro di Roald Dahl. Il 19 aprile è stato insignito del “Ordre National des Arts et Lettres”, la più importante onorificenza del governo francese nel campo delle arti. Il 9 giugno ha ricevuto il premio alla carriera dell'American Film Institute, la prima volta per un musicista.


laVerdi ringrazia per la collaborazione:  COLONNESONORE.NET

2016_08_21 laVerdi Estate 2016 A Tribute to Jon Lord

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Domenica 21 Agosto 2016_08_21 – ore 18.00 
Auditorium di Milano – largo Mahler
laVerdi Estate 2016
A Tribute to  Jon Lord 
Emerson, Lake & Palmer

Hammond e Synt - Ivan Merlini 
Chitarra elettrica - Graziano Demurtas
Batteria - Tobia Scarpolini
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

La trilogia ferragostana de laVerdi si conclude domenica 21 agosto (ore 18.00), all'Auditorium di Milano, ed è un finale col botto. L'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, per l’occasione diretta da Giovanni Marziliano, è impegnata in un programma particolarmente significativo per amanti del rock e non solo. La specialissima locandina prevede infatti Pictures at an Exhibition, capolavoro di Modest Musorgskij reinterpretato in chiave progressive rock dal gruppo britannico Emerson, Lake & Palmer (versione per gruppo rock e orchestra di Ivan Merlini, 2016, in prima esecuzione), seguita dal Concerto per gruppo e Orchestra di Jon Lord (1969, versione revisionata da Paul Mann, 2012). Ad accompagnare laVerdi, sul palco di largo Mahler, la rock band capitanata da Ivan Merlini (hammond e synth), con Graziano Demurtas (chitarra), Alessandro Formenti (voce), Tony del Coco (basso), Tobia Scarpolini (batteria).

(Biglietti euro 25,00/10,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

Musorsgskij – Emerson, Lake & Palmer  Pictures at an Exhibition di Ivan Merlini
I Quadri di un'esposizione di Modest Musorgskij, nati come composizione per pianoforte (1874), sono entrati stabilmente nel repertorio dei pianisti; Ravel ne realizzò un'orchestrazione nel 1922, versione eseguita oggi da tutte le orchestre del mondo.
Nel 1971 la band britannica progressive rock Emerson Lake & Palmer pubblicò il suo terzo album (live) reinterpretando i Quadri di Musorgskij in chiave prog: questa esecuzione storica del 1970 fu appunto pubblicata in forma di album non solo per la qualità esecutiva ma anche per l'eccellente registrazione. Questa celebre versione di quadri degli E.L.P. è divenuta un caposaldo del rock anni '70.
Non esiste nessuna versione stampata in partitura poichè buona parte di molti brani era improvvisata da Emerson (e quindi mai trascritta).
Nel 2013 con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi abbiamo eseguito il Concerto per Gruppo e Orchestra di Jon Lord (1969) composto per i Deep Purple: la decisione di riproporlo in programmazione richiedeva di abbinare un'altra "novità" sul genere rock-sinfonico. Già in passato avevo intrapreso un progetto di trascrizione in partitura dei Quadri degli E.L.P., per questo motivo pensai di proporne un'orchestrazione (mai realizzata in passato) su misura per laVerdi.
Da musicista conosco bene ogni elemento dell'orchestra e le peculiarità tecniche e timbriche di ciascuno dei colleghi, ciò che mi ha dato coraggio nell'intraprendere un lavoro durato otto mesi, durante i quali ho trascritto completamente la struttura dei brani e quindi costruito intere sezioni d'orchestra, attingendo sia dalla versione pianistica di Musorgskij sia dall'album E.L.P. Alcune orchestrazioni sono state invece pensate ex novo, poichè fanno riferimento a brani per soli due strumenti (The Sage).
L'obiettivo principale che mi ha guidato nel lavoro di orchestrazione è stato il desiderio di svincolare l'organo dal ruolo di protagonista assoluto – ma protagonista vero è il virtuosismo di Emerson - redistribuendo alcune parti di organo all'orchestra e in alcuni casi alla chitarra elettrica. L'inserimento della chitarra in questa versione è da attribuire al tipo di approccio nei confronti della partitura: la mia non vuole essere una semplice versione con orchestra ma una reinterpretazione del capolavoro di Musorgskij in grado di sfruttare tutte le timbriche disponibili nell'organico orchestrale.
La svolta sonora che ho approntato in The Old Castle nel sostituire la parte solistica con la chitarra (in origine affidata al Moog) è l'evidente esempio della ricerca di una chiave di lettura che indaga la possibilità di mantenere la medesima linea melodica affidandola ad un diverso strumento/timbro.
L'inevitabile obbligo di restare fedele ad alcune parti originali mi ha fatto scegliere di mantenere tale la linea d'organo nelle Variazioni Blues, unico momento di assoluta predominanza virtuosistica dello strumento, anche se accompagnato da un'orchestrazione a organico completo (chitarra elettrica compresa).
L'organo rimane altresì protagonista nei tre quadri Baba Yaga, nel quali sono forti i richiami alla parte pianistica originale, così come nella Grande porta di Kiev in cui Emerson resta fedele (per quanto possibile con un organo) alla parte.
Il taglio a tratti "medioevale" di The Sage (voce e chitarra) mi ha spinto a realizzare una versione nuova del brano con una strumentazione che comprende archi e una selezione ristretta di fiati (1 flauto 1 oboe 1 fagotto e 1 clarinetto), cosa che mi ha permesso di ricreare l'effetto a "cori", alternando parti di sola chitarra acustica all'ensemble orchestrale.
Ho cercato di mantenere inalterate, invece, le sezioni di Moog, di pura improvvisazione prog, ma adattandole ad uno schema compatibile con l'orchestra e il gruppo rock, pur cercando di restare fedele alla tecnica di Emerson.
Il progetto, nato nel 2015 come un omaggio al rock anni '70 degli E.L.P., vista la tragica scomparsa del leader Keyth Emerson avvenuta il 10 marzo 2016, assume la forma di tributo alla sua carriera di pianista organista compositore.
Oltre a questo importante ricordo, la mia personale dedica va all'Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano con la quale collaboro in qualità di violoncellista dal 2008.

Jon Lord Concerto for Group and Orchestra (revisione Paul Mann) di Ivan Merlini
“Quando due mondi si incontrano”. Con questo slogan i manifesti pubblicitari annunciavano nel 1969 il concerto che i Deep Purple, giovane e promettente rock band, avrebbero tenuto alla Royal Albert Hall di Londra insieme alla blasonata Royal Philarmonic Orchestra. Direttore sarebbe stato il compositore sinfonico  Malcom Arnold.
L’iniziativa era stata proposta da John Lord, organista di formazione classica e membro fondatore dei Deep Purple, il cui sogno era di comporre una sinfonia rock. L’idea aveva riscosso l’entusiasmo del suo produttore Ben Nisbet, che mostrò una bozza della partitura appunto all’autorevole Arnold. L’annuncio destò non poche perplessità, ma negli anni a venire quell’incrocio avrebbe ispirato molte altre rock band per nuove sperimentazioni musicali.
La struttura del Concerto for Group and Orchestra rispecchia pienamente quella tradizionale classica, con la scansione in tre movimenti, alternati secondo lo schema “tempo veloce – tempo lento - tempo veloce”, e con la contrapposizione di strumenti singoli (o piccoli insiemi strumentali) all’orchestra. Orchestra e Band dialogano senza sovrapporsi, dando l’idea di una sorta di “concerto grosso” contemporaneo. Il primo movimento si apre con una lenta introduzione affidata al clarinetto, seguito dai corni e dall’insieme orchestrale; dopo poche battute entra
la band con la chitarra elettrica in primo piano, che per due volte si produce in lunghe parti solistiche. Nel secondo movimento fiati, flauti e corni tornano protagonisti, sostenuti dai contrabbassi e poi dai violini. Compaiono quindi l’organo e la batteria, che preannunciano la parte propriamente rock, con un intervento cantato dal sapore country/blues. Il terzo movimento, introdotto da una successione di accordi altisonanti degli ottoni, è caratterizzato dal dialogo con i corni, le percussioni, il sonoro ostinato degli archi, fino in a un ampolloso crescendo su cui la composizione si chiude bruscamente.

Testimone oculare Emerson, Lake & Palmer, ovvero: innamorarsi della musica classica di Roberto Boccafogli
Il 29 novembre 2005 Keith Emerson iniziò all’Auditorium Santa Chiara di Trento un tour in Italia con la sua Keith Emerson Band. Prima del concerto venne intervistato da Roberto Boccafogli (giornalista non di musica, però cultore del progressive rock), al quale abbiamo chiesto una testimonianza.
Parlare degli Emerson Lake & Palmer senza essere un esperto di musica, limita per forza di cose a un profilo legato alla passione e all’esperienza diretta, personale. In questo senso, essere stato un pre-adolescente quando la magìa del trio inglese arrivò in Italia, a inizio anni ’70, probabilmente aiuta. Erano gli anni dell’esplosione del rock progressive, e questo già dava vita a un fenomeno dal massimo potere deflagrante sulla scena musicale dell’Italia di allora. La discesa in campo di ELP, messi insieme da una potente volontà commerciale dopo avere in un certo modo annientato i rispettivi gruppi musicali di provenienza, prese presto una sua personalissima quota di volo. E spalancò le porte a un’esperienza che per molti dei loro appassionati, compreso chi scrive, significò anche qualcosa di più grande: la scoperta della musica classica.
Keith Emerson, Greg Lake e Carl Palmer avevano affinato la loro tecnica strumentale in gruppi (rispettivamente: i Nice, i King Crimson e gli Atomic Rooster) con limitati punti in comune. Una volta uniti, si trovarono a condividere un’energia esplorativa fuori dall’ordinario e la forza di un’industria discografica che da loro esigeva qualcosa di diverso, per spiccare nel già affollato mondo del rock progressive. Gli ELP arrivarono così al loro terzo album (allora si chiamavano così) dopo avere dato fondo al loro repertorio. Per completare la prima fatica, titolata con il loro stesso nome, avevano dovuto escogitare la versione sintetizzata – con il nascente moog, la prima tastiera gestita da circuiti elettronici - di una ballata che uno di loro ricordava dalla propria pubertà: Lucky Man, destinato a diventare un grandissimo fenomeno di mercato. Seguì il secondo album: Tarkus, dal significato visionario e mitologico, presto un grande successo fino a issarsi in vetta alle classifiche discografiche internazionali. Ma per la terza fatica, scomodarono addirittura un colosso della Classica ottocentesca: Modest Musorgskij.
Certamente non la maggior parte degli appassionati di rock progressivo di quel 1971 sapeva del compositore russo e della sua suite per pianoforte Quadri di un’esposizione, composta nel 1874, pubblicata postuma e caratterizzata da una ricchezza ritmica e da un’originalità che invoglieranno Maurice Ravel e scriverne una grandissima versione orchestrata. Ma la scarsa cultura classica non inficiò l’innamoramento immediato per l’album che ELP incisero dal vivo in concerto il 26 marzo 1971: una fantastica e travolgente rielaborazione in chiave rock di quattro dei dieci brani dall'omonima composizione pianistica di Musorgskij. Alle parti firmate dall'autore, i tre aggiunsero composizioni originali, spesso in forma di variazione sul tema e quasi sempre arricchite da eccezionali escursioni di Keith Emerson alle tastiere elettroniche. A concludere il tutto, una commovente composizione vocale sui toni di un ispirato Greg Lake e il gran finale di Nutrocker: indimenticabile rielaborazione rock'n'roll della celebre marcia tratta dallo Schiaccianoci di Cajkovskij e basata su un infinito e velocissimo virtuosismo di Carl Palmer alle percussioni.
Ecco: se un appassionato di rock progressive dotato di modestissima cultura musicale può sintetizzare sul tema ELP, questo non può restare immune dall’emozione di avere minimamente assaporato, tramite loro, le meraviglie infinite della Classica. Seguiranno altri album di massimo successo (Trilogy, Brain Salad Surgery, Works...) e in ognuno si ritroveranno echi simili, inframmezzati a escursioni nei più vari repertori musicali e spesso con accenti nazionalistici inglesi mai dissimulati. Emozioni forti, ma non paragonabili a quelli mutuate dal capolavoro di Musorgskij. Emozioni che oggi, a pochi mesi dalla tragica e prematura morte di Keith Emerson, assumono uno spessore ancora più indimenticabile. 

2016_08_18 laVerdi Estate 2016 Tribute to The Beatles

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Giovedì 18 Agosto 2016_08_18 – ore 20.30
Auditorium di Milano – largo Mahler
laVerdi Estate 2016
A Tribute to The Beatles
laVerdi incontra i Fab Four di Liverpool
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Michelangelo Mazza
Programma
Lennon/McCartney
She Loves You
Pepper's Lonely Hearts Club Band
Strawberry Fields Forever
Phil Medley/Bert Russell
Twist and Shout
Lennon/McCartney
Lucy in The Sky With Diamonds
Good Morning Good Morning
Paul McCartney
And I Love Her
Lennon/McCartney
Penny Lane
Hey Jude
With a Little Help From My Friends  
John Lennon
Imagine
Lennon/McCartney
A Hard Day's Night – Help
(Arrangiamenti di Gill Townend)
Lennon/McCartney
Love is all You Need - Medley
(Arrangiamento di Bruce Healey)

La settimana di Ferragosto in musica de laVerdi continua con un altro originale appuntamento: giovedì 18 Agosto (ore 20.30) sul palco dell’Auditorium di Milano in largo Mahler, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi - per l’occasione diretta da Michelangelo Mazza - incontra il mito del Beatles, interpretando alcuni tra i brani più famosi dei Fabulous Four di Liverpool.
Durante i concerti serali, il pubblico dell’Auditorium avrà a disposizione un buffet allestito nel Foyer del bar (costo euro 12,00, solo su prenotazione; modalità: al momento della prenotazione del biglietto del concerto o scrivendo direttamente a info@auditoriumdimilano.org).
(Biglietti euro 25,00/10,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

2016_08_15 laVerdi Estate 2016 Tribute to Rock

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Lunedì 15 Agosto 2016_08_15 – ore 20.30
Auditorium di Milano – largo Mahler
laVerdi Estate 2016
A Tribute to Rock
La chitarra elettrica incontra l’orchestra
Voci
Nikoleta Spalasová, Markéta Poulícková, Tereza Hálová
Percussioni František Hönig
Chitarra elettrica Rony Janecek
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Programma
Pink Floyd Time with the electric guitar 
Led Zeppelin Kashmir  
Deep Purple Fireball with the electric guitar  
Pink Floyd Comfortably Numb with the electric guitar  
Led Zeppelin Stairway to Heaven  
Deep Purple Highway Star - Smoke on the Water  
Mahler Out of Universe (Adagio della Sinfonia n. 4)  
Beethoven Sinfonia n. 5 Allegro (chitarra e orchestra)  
Bruckner Wagner Goes to Heaven 
(Adagio della Sinfonia n. 7, chitarra e orchestra)
Queen  Friends Will Be Friends  
Who Wants to Live Forever  
A Kind of Magic oder One Vision?  
The Show Must Go On  
We Are The Champions

“Settimana di fuoco” - è il caso di dire - quella ferragostana all’Auditorium di Milano. Saranno infatti ben tre gli appuntamenti musicali offerti da laVerdi ai milanesi rimasti in città, agli ospiti e ai turisti. Dopo il ciclo dedicato al cinema e alla musica per film, laVerdi gioca la prima carta jolly in questa stagione estiva all’insegna della musica rock. E lo fa proprio il giorno della festa di Ferragosto: lunedì 15 agosto (ore 20.30) sul palco dell’Auditorium di Milano in largo Mahler, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi - per l’occasione diretta dal tedesco di Stoccarda Friedemann Riehle, grande esperto di orchestrazione di musiche rock in chiave sinfonica, che torna dopo tre anni all’Auditorium di Milano – eseguirà musiche di Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple, Queen, insieme a Mahler, Beethoven, Bruckner. Un abile mix di linguaggi musicali differenti, che vede la combinazione “rock band – orchestra sinfonica” affondare le proprie origini già negli anni ’60 del secolo scorso, con l’affermazione della chitarra quale strumento elettrico ideale per l’accompagnamento orchestrale. 
Sul palco di largo Mahler, insieme all’orchestra, ci saranno la chitarra elettrica di Rony Janecek, le percussioni di Frantisek Hönig e le voci soliste di Tereza Hálová, Markéta Poulícková, Nikoleta Spalasová.  

La chitarra elettrica incontra l’orchestra di Ivan Merlini
Era il 1969, l‘anno in cui i Deep Purple eseguirono il Concerto per Gruppo e Orchestra scritto dal tastierista Jon Lord ed eseguito con la London Symphony Orchestra diretta da Malcom Arnold. Il Rock, fino a prima dominio assoluto degli strumenti elettrici e valvolari, incontra l‘orchestra; è così che nasce una simbiosi, una sperimentazione continua che sino ai giorni nostri vede l‘impiego di orchestre sinfoniche da parte delle più importanti rock band della storia. Già nel 1981 Ritchie Blackmore, leader del Rainbow, incide Difficult Cure (Beethoven‘s ninth), l‘ultima traccia del disco, eseguendo una rielaborazione del tema An die Freude dal quarto movimento della Nona Sinfonia e negli anni ‘80 con i Rainbow ne ripropose una versione dal vivo con orchestra sinfonica.
Il grande successo del brano Kashmir dei Led Zeppelin del 1975 venne riproposto con orchestra nell‘album live del 1994 No Quarter: Jimmy Page and Robert Plant Unledded, degli ex Zeppelin Page e Plant.
Nel 1999 anche la band statunitense Metallica esordì con l‘album live S&M (Symphony and Metallica) accompagnata dalla San Francisco Symphony Orchestra. Procol Harum, storica band degli anni ‘60, negli ultimi anni ha all‘attivo numerosi concerti con l‘accompagnamento dell‘orchestra, ma già nel 1972 esordirono con Procol Harum Live with the Edmonton Symphony Orchestra.
La svolta che impone la chitarra elettrica come strumento solista accompagnata
Dall’orchestra avviene nel 1998, con il Concerto Suite for Electric Guitar and Orchestra in E flat minor, opus 1 del virtuoso Yngwie Malmsteen, autore della partitura e dell‘orchestrazione.
Non c‘è da stupirsi se negli ultimi anni numerosi cantanti, cantautori, band italiane (Pfm & Orchestra della Scala) ed estere abbiano voluto esibirsi con orchestra; il linguaggio musicale della musica pop rock è alquanto semplice nella sua forma e si presta ad puro un accompagnamento “sinfonico”.
Più apprezzabile dal punto di vista dell‘elaborazione è invece la rivisitazione per sola orchestra di brani pop rock, lavoro che mette in risalto le peculiari sonorità delle sezioni, legni ottoni archi percussioni, e crea un nuovo punto di ascolto.
La chitarra è forse lo strumento elettrico che più si adatta, per suoni e tessitura, ad essere accompagnato dall‘orchestra per proporre non solo il puro virtuosismo, ma anche le melodie vocali portanti delle canzoni.
Ecco che tecnicamente ogni melodia di un brano classico è facilmente riproponibile con la voce della chitarra, certamente arricchito da virtuosismi tecnici ma conservando la linea melodica principale.

Biografie

Rony Janecek, chitarra elettrica
Rony Janecek, chitarra elettrica. Chitarrista di 19 anni, vive a Praga. All’età di 10 anni ha iniziato a suonare la chitarra nella sua città natale, Lucenec, in Slovacchia.
Seppur si sia dedicato maggiormente alla chitarra elettrica, ha vinto molti concorsi riservati alla chitarra classica. All’età di 12 anni ha riscosso molto successo in un programma per giovani talenti della televisione slovacca, partecipazione che gli ha conquistato il rispetto di molti musicisti.
Attualmente sta studiando Chitarra classica al Conservatorio di Praga e si esibisce con la sua band, John Wolfhooker. Con la Czech Orchestra diretta da Friedemann Riehle, si è esibito a Berlino e Monaco nella rivisitazione della Sinfonia n. 5 di Beethoven.



Nikoleta Spalasová, voce
Nikoleta Spalasová, voce. Nata ad Atene, all’età di 8 anni si trasferisce con i suoi genitori a Praga. A 15 anni si è esibita al Teatro Nazionale di Praga per l’opera Il flauto magico di Mozart. Poco dopo, ha deciso di iniziare a cantare
Esclusivamente musica rock e di scrivere canzoni. Si è diplomata al Conservatorio di Praga nel 2010 e ha finito gli studi di lingue nel 2013.






Markéta Poulícková, voce

Markéta Poulícková, voce. E nata in Moravia, vicino al confine austriaco. Ha iniziato presto la carriera di cantante; all’età di 17 anni ha partecipato ai primi concorsi internazionali di canto a Il Cairo, in Louisiana (USA) e Astana (Kazakistan). È in tournée in Repubblica Ceca con diversi gruppi e si esibisce regolarmente in ruoli importanti al Teatro Karlin di Praga. Uno dei suoi album,   Story of Live, è stato pubblicato in Italia.



Tereza Hálová, voce

Tereza Hálová, voce. Nata in Boemia, è stata scelta personalmente dal regista Miloš Forman per interpretare uno dei due ruoli principali della sua opera rock. Ha studiato canto e arti drammatiche presso la sezione Jazz del Conservatorio di Praga. Fin dall’età di16 anni, ha collaborato in qualità di cantante principale con diverse band ceche e ha ricoperto molti ruoli esibendosi nei principali teatri musicali di Praga.





František Hönig, Percussioni. È nato nel nord della Boemia nel 1958. Già all’età di 9 anni ha vinto il secondo premio al concorso pianistico nazionale ceco. Ha studiato Arpa presso il Conservatorio di Praga e nel 1978 ha iniziato gli studi di
batteria presso la sezione Jazz del medesimo istituto. Più tardi è entrato a far parte di due delle più importanti rock band ceche, Nova ruže e Pražsky vyber. Dal 1980 è stato chiamato da importanti musicisti del panorama pop, rock e jazz per numerosi tour e registrazioni. Dopo la rivoluzione, ha avuto la possibilità di
esibirsi con Frank Zappa nel concerto realizzato in occasione della liberazione dei territori cechi dai sovietici. Ha inciso per Supraphon, Polygram, EMI.

2016_09_10 OPERA IN CASTELLO quest'anno operetta LA VEDOVA ALLEGRA

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Sabatp 10 settembre 2016_09_10 alle ore 20,30
L'Associazione
AMICI DELLA MUSICA  di GALLIATE (No)
6° Edizione di OPERA IN CASTELLO
LA VEDOVA ALLEGRA 
musica di Franz Lehàr
Operetta in 3 parti
Per la prima volta l'Operetta arriva a Galliate,  rappresentata nella sua forma completa con scene, balletto e orchestra! La divertente vicenda narra di Hanna Glawary,  giovane e ricca vedova,  e delle sue vicende amorose intrecciate con gli interessi del regno di Pontevedro, le cui casse non godono di ottima salute. E' necessario che lei sposi un pontevedrino per impedire che le sue ricchezze se ne vadano all'estero. Gli intrighi che verranno architettati per raggiungere questo scopo daranno luogo a situazioni esilaranti alternate a stupende arie e duetti. Il cast che salirà sul palco, nel quadriportico del Castello Sforzesco Visconteo di Galliate, è veramente di primordine. 

Qui di seguito i personaggi e gli interpreti: 
Hanna Glawary, ricca vedova  MARTA CALCATERRA 
Conte Danilo, suo pretendente pontevedrino  GIANFRANCO CERRETO
Barone Zeta, ambasciatore pontevedrino  GIANNI VERSINO 
Baronessa Valencienne, sua moglie  ELENA D'ANGELO
Camille de Rossillon, viveur parigino   FRANCESCO TUPPO
Njegus, cancelliere pontevedrino  UMBERTO SCIDA 
L'Orchestra Grandi Spettacoli sarà diretta da
MARCELLA TESSARIN
La regia sarà curata da Gianni Versino mentre il corpo di ballo Compagnia Orizon avrà le coreografie di Salvo Aversano.  Lo spettacolo avrà luogo nel Quadriportico del Castello Sforzesco Visconteo di Galliate i10 Settembre 2016 alle ore 20,30

Amici della Musica di Galliate per info 339-6532673
visitate la nostra pagina:  www.facebook.com/AmiciDellaMusicaDiGalliate

2016_08_23 Milano Arte Musica nella Sala Capitolare del Bergognone Lieder e Sonate di Mozart

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MAM MILANO ARTE MUSICA 2016
Martedì 23 agosto 2016, ore 18.30 e 20.30
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
Via Conservatorio 16, Milano
W. A. Mozart: Lieder e Sonate
Giorgio Tabacco, fortepiano
PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Sonata in do maggiore per violino e fortepiano K 296
Allegro vivace - Andante sostenuto - Allegro
Oiseaux, si tous les ans K 307
Dans un bois solitaire K 308
Der Zauberer K 472
Das Veilchen K 476
Das Lied der Trennung K 519
Sonata in fa maggiore per violino e fortepiano K 376
Allegro - Andante - Allegretto grazioso
Als Luise die Briefe ihres ungetreuen Liebhabers verbrannte K 520
Abendempfindung an Laura K 523
An Chloë K 524
Das Traumbild K 530
Das Kinderspiel K 598

Con il doppio appuntamento di martedì 23 agosto (ore 18.30 e ore 20.30), si ritorna nella splendida cornice della Sala Capitolare del Bergognone per presentare l’ultimo appuntamento monografico di questa decima stagione: una serata dedicata esclusivamente al genio di Wolfgang Amadeus Mozart e ad alcune delle sue pagine musicali più intense. L’Astrée, Julia Wischniewski (soprano), Francesco D’Orazio (violino) e Giorgio Tabacco (fortepiano) eseguiranno Lieder e Sonate tra i più belli del maestro salisburghese, come il celebre Das Veilichen KV 476, unico testo di Johann WolfgangGoethe messo in musica da Mozart.

Il genio musicale di Mozart nasce, cresce e si sviluppa alla tastiera. Il giovane virtuoso si esibisce in sue composizioni e improvvisa, dimostrando una padronanza tecnica sia del clavicembalo, sia del sempre più diffuso e raffinato fortepiano. Fra questi spiccano gli strumenti costruiti da Anton Walter, come quello del suo appartamento viennese, e quelli di Johann Andreas Stein. Mozart visitò la sua fabbrica ad Augsburg nel 1777, in viaggio per Mannheim con la madre, inviando un rapporto sul tipo di sonorità al padre. Attratto in quel luogo dalla rinomata orchestra, “un’armata di generali” come sarebbe stata definita da Charles Burney, Mozart stringe amicizia con il Konzertmeister Cannabich, il Kapellmeister Holzbauer e il virtuoso del flauto Wendling. Compone diverse sonate solistiche, delle arie, un quintetto per flauto e le cinque sonate con accompagnamento di violino, delle quali viene eseguita qui la prima, in do maggiore. La pubblicazione, dedicata alla sua allieva dilettante Josepha von Auernhammer, avviene però molti anni dopo, nel 1781, quando Mozart si era ormai stabilito a Vienna affermandosi come il più grande virtuoso del fortepiano. Una recensione dell’aprile 1783 le definiva come “uniche nel loro genere; ricche di nuove idee e di tracce del genio musicale del loro autore”. Della prima pubblicazione viennese fa parte anche la sonata K 376, composta quando Mozart si trovava già nella capitale. Entrambi i lavori, che presentano una scrittura pianistica piuttosto impegnativa e virtuosistica, sono un aggiustamento vero, un classicismo più sobrio rispetto all’esuberanza degli ultimi anni di Salisburgo: strutture più snelle e trasparenti, meno ornamentazioni e maggior gusto per la cantabilità.
Mozart scrisse a più riprese brevi Lieder su testo francese o tedesco, sia come pezzi d’intrattenimento per esibizioni musicali, sia dietro specifiche richieste. Tutti sono accomunati da un carattere leggero, spensierato, esempi del gusto viennese per la musica e la poesia da svago: vi sono descritti stati d’animo, situazioni amorose, piccoli quadri di vita domestica e riflessioni sull’esistenza. Le composizioni furono scritte fra Mannheim e Vienna e costituiscono un ponte ideale fra le due città, offrendo uno spaccato del gusto letterario dell’epoca e della capacità di Mozart di ricavarne godibilissime miniature musicali.
A Mannheim, Mozart scrive i due Lieder su testo francese K 307 e K 308, su richiesta di Gustl Wendling, figlia del celebre flautista, dopo che lei stessa gli aveva fornito i testi. La ragazza doveva essere anche una brillante cantante, anche secondo il parere di Mozart, dopo che lei eseguì una delle due composizioni.
DerZauberer K 472(Il Mago) è basata su dei versi del poeta anacreontico Christian Felix Weiße, i cui testi sono pieni di figure d’idilli pastorali e fu scritta nel 1785. La musica di Mozart fornisce una lettura meno seriosa dei versi del poeta, a tratti quasi divertente e dissacrante.
Das Veilichen (La viola) è uno degli esempi più raffinati di Mozart di creare miniature vocali dalla struttura perfetta, concepita nella forma di una scena drammatica: il tema della viola inizia sommessamente, ma si conclude in modo virile e pieno, segue il motivo di danza delle pastorelle la cui canzone si ascolta nell’interludio pianistico, poi l’intensificazione drammatica fino al piede che schiaccia il fiore e il commento partecipe del narratore.
Das Lied der Trennung K 519 inizia come una canzone strofica, per poi interrompersi in una sezione centrale senza ripetizioni e chiudersi di nuovo in forma strofica. S’intuisce qui il coinvolgimento emotivo e passionale di Mozart nel dispiegarsi della storia, senza nulla di teatrale, ma piuttosto orientata a un’intensificazione emotiva.
Als Luise e Traumbild furono donate da Mozart all’amico Gottfried von Jacquin, che le pubblicò a suo nome insieme ad altre sue quattro composizioni, dedicandole a due delle sue numerose fidanzate. Nella prima composizione, Luisa attraversa diversi stati d’animo, avvicinandosi molto a un monologo drammatico piuttosto che a una romanza da salotto. Il carattere elegiaco del secondo brano, una visione d’amore, si avvicina per carattere espressivo e dettagli melodici alla cavatina della Contessa nelle Nozze di Figaro.
An Chloë K 524 riunisce insieme vitalità, esuberanza e brio musicale. La tonalità d’impianto e alcuni spunti tematici la ricollegano all’area di Cherubino nelle Nozze di Figaro, Non so più cosa son, cosa faccio.
Abendempfindung an Laura (I pensieri notturni di Laura) costituisce la composizione forse più personale di Mozart, con alcune riflessioni sulla morte vista come “il miglior amico che mi sono abituato a frequentare ogni giorno”, così come erano state espresse in una lettera al padre Leopod del 1787.
DasKinderspielè un lavoro molto vicino al mondo del Singspiel viennese e rappresenta una felice visione del mondo della fanciullezza, con un ritmo incalzante e una costruzione semplice e serrata.

BIGLIETTI 23 agosto posto unico 10 euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.
Circuito Vivaticketwww.vivaticket.it
Call center (servizio a pagamento): Vivaticket 892.234 (from outside Italy: +39.041.2719035)
App Vivaticket Mobile per iPhone e Android disponibile sull’app Store e su Google play
Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]

SEDE DEL CONCERTO
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
Via Conservatorio 16
MM San Babila, tram 9, 23 bus 54, 61, 94

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176 e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic

2016_08_18 Il clavicembalo di Bob van Asperen suona Froberger

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MAM2016 
MILANO ARTE MUSICA 2016 (X edizione)
dal 7 luglio al 25 agosto 2016
Il calendario completo degli appuntamenti
201610Milano Arte MusicaX edizione
Giovedì 18 agosto 2016, ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa di San Bernardino alle Monache
Via Lanzone 13, Milano
J. J. Froberger: Toccate, Lamenti e Fantasie

Con il doppio appuntamento di giovedì 18 agosto alle 18.30 e alle 20.30, presso la chiesa di San Bernardino alle Monache, la decima stagione di Milano Arte Musica celebra un altro importante compleanno: i 400 anni del grande compositore, clavicembalista e organista Johann Jakob Froberger. A rendere omaggio al musicista tedesco, non poteva che essere uno dei suoi principali interpreti, Bob van Asperen, che eseguirà al clavicembalo alcune tra le Toccate, Lamenti e Fantasiedi questo musicista di notevole inventiva e raffinatezza, come dimostra la suite in programma Lamento sopra la dolorosa perdita della Real Maestà Ferdinando IV.

PROGRAMMA
Johann Jacob Froberger(1616-1667)
Suite XV in la
Allemande faicte sur le Couronnement de Sa Majesté Imperiale à Franckfurt - Gigue - Courante - Sarabande
Fantasia II in mi (dal Libro Secondo, Vienna 1649)
Toccata II (fatto a Bruxellis anno 1650) in re (dal Libro Secondo, Vienna 1649)
Suite XII in do
Lamento sopra la dolorosa perdita della Real Maestá di Ferdinando IV, Rè de Romani - Gigue - Courante - Sarabande
(dal Libro Quarto, Vienna 1656)
Capriccio III in re
(dal Libro di Capricci e Ricercate, Vienna 1658)
Suite XX in re
Méditation, sur ma mort future laquelle se joue lentement avec discrétion (Memento Mori Froberger) -Gigue - Courante - Sarabande
Ricercar V in sol
(dal Libro di Capricci e Ricercate, Vienna 1658)

Lamentation faite sur la mort très douloureuse de Sa Majesté Impériale Ferdinand le troisième, et se joue lentement avec discrétion 1657, in fa

«Un homme très rare sur les épinettes», così lo descriveva il diplomatico inglese William Swann in una lettera al principe Huygens nel 1649. In effetti, Froberger è stato il musicista tedesco forse più influente della sua generazione, riuscendo ad assorbire e rielaborare i maggiori stili musicali europei e a proporsi come modello per molti musicisti d’oltralpe, sino a Bach. La sua formazione, come la quasi interezza della produzione, è dedicata agli strumenti a tastiera, organi, clavicembali, spinette che siano, secondo quella intercambiabilità nella pratica delle tastiere che era dovuta sia a un fatto di approccio culturale, sia a esigenze pratiche di lavoro, equamente diviso fra la chiesa e la corte. Per comprendere l’eclettismo del suo stile bisogna fare riferimento alle sue vicende biografiche, a partire dall’ambiente musicale dove fu allevato e dai viaggi di studio e di lavoro che compì.
Originaria di Halle, la famiglia si trasferì nella capitale del Wurttemberg, Stoccarda, dove il padre Basilius divenne organista di corte nel 1621, cinque anni dopo la nascita di Johann Jacob. La corte era frequentata da musicisti di ogni parte d’Europa: liutisti inglesi, violinisti e cantanti italiani, francesi e tedeschi. Oltre che con il padre, Froberger sembra aver studiato con Johann Ulrich Steigleder, alle composizioni del quale si ritrovano diversi accenni tematici nelle opere di Froberger. Nonostante fosse in corso la guerra dei Trent’Anni e quindi si trovasse a venire dalla parte avversa, Froberger si trasferì alla corte imperiale di Vienna nel 1637, dove assunse il ruolo di organista di corte. Ottenne però un permesso e uno stipendio per andare a studiare a Roma, dal grande Girolamo Frescobaldi, dove rimase sino al 1641. Un secondo viaggio a Roma, nel 1645, lo portò a frequentare l’erudito gesuita Athanasius Kircher, autore della monumentale Musurgia Universalis. Kircher lo introdusse alla pratica dell’arca musurgica, un dispositivo combinatorio che permetteva di comporre automaticamente in diversi stili (recitativo, chiesa, fuga, danza, sinfonia strumentale) e a diverse voci. Froberger dimostrò i prodigi della macchina in diverse corti italiane e poi a Vienna. Ulteriore elemento da tenere in considerazione è il suo rapporto proprio con la corte e l’imperatore, al quale dedicò il secondo e quarto libro con incisioni artistiche di Sautte. Le vicende di corte, incoronazioni e morti, sono occasioni per riaffermare il legame del musicista con i gusti dei regnanti.
Le suites per clavicembalo sono di chiara influenza francese, spesso con intento celebrativo, come nel caso delle tre in programma. Attraverso le figurazioni musicali, i passaggi armonici e, soprattutto, l’interpretazione affettuosa delle tonalità d’impianto, Froberger suggerisce un impatto emotivo sull’ascoltatore oltre che un’occasione, inserendosi in pieno nell’insegnamento della seconda pratica strumentale di Frescobaldi. Toccata, fantasia e capriccio sono ancor di più rivolti all’Italia. Froberger è uno dei più efficaci propagatori dello stile libero della toccata romana. A differenza di Frescobaldi, il quale rimane svincolato da precise strutture formali, le sue musiche si articolano in diverse sezioni nelle quali le figurazioni toccatistiche s’alternano a passaggi basati sull’imitazione condotti contrappuntisticamente. Il discorso musicale procede in sezioni contrastanti e affettuose anche nel capriccio, mentre nella fantasia e nel ricercare prevale uno stile più osservato.


BIGLIETTI 18 agosto posto unico 10 euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.

Sede del concerto
Chiesa di San Bernardino alle Monache
via Lanzone 13
MM Sant’Ambrogio, tram 2, 14, bus 50, 58, 94

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176 e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic

Direzione Artistica: Maurizio Salerno

Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Luana Castelli, Federica Parati

2016_08_22 Dalle tenebre alla luce con l'Ensemble vocale Amarcord per Milano Arte Musica

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MAM2016 
MILANO ARTE MUSICA 2016 (X edizione)
dal 7 luglio al 25 agosto 2016
Il calendario completo degli appuntamenti
201610Milano Arte MusicaX edizione

Lunedì 22 agosto 2016, ore 20.30
Basilica di Santa Maria delle Grazie
Piazza Santa Maria delle Grazie
Dalle tenebre alla luce
Nella splendida Basilica di Santa Maria delle Grazie, lunedì 22 agosto alle ore 20.30, l’ensemble vocale Amarcord, per la prima volta a Milano Arte Musica, presenta “Dalle tenebre alla luce”, programma che pone a confronto stili compositivi, epoche, realtà sociali diversissime fra loro ma accomunate da un’unica fonte d’ispirazione, la Sacra Scrittura e il tema della salvezza.
Il programma si snoda liberamente tra brani di Tallis, Ockenghem, Poulenc, Orff, Ludwig, Jan, intrecciandosi ad autori contemporanei come Moody e Boquiren, per raccontare musicalmente la storia della salvezza, il percorso della vita individuale di ognuno e quello dell’esperienza dell’intera umanità.
Nella tradizione occidentale la musica si fa portatrice della Parola. Il canto liturgico è innanzitutto canto della Parola, che salva e rigenera, incarnazione sonora del Verbo, Logos fatto uomo nuovo, resosi mortale per condurre il vecchio Adamo alla vita.
PROGRAMMA
Thomas Tallis (1505-1585)  Te lucis ante terminum – Festal tone
Marcus Ludwig(1960- ) Tenebrae da Drei Gedichte von Paul Celan (1997/98)  – scritto per Amarcord
Gregoriano De profundis
Martin Jan(1620-1682) Du Grosser Schmerzensmann (arm. J. S. Bach, BWV 300)  
Sixt Dietrich(1492/4-1548)  Antiphona “Sit nomen Domini”
Johann Walter (1496-1570)  Psalmus Septimi toni “Laudate Pueri Dominum”
Johann Stahel (1540)  Antiphona “Sit nomen Domini”
Gregoriano Nos autem gloriari
Ivan Moody (1963- )  Apokathílosis scritto per Amarcord, 1999
Hans Leo Hassler (1564-1612) O Haupt voll Blut und Wunden (arm. J. S. Bach, BWV 244)
Johannes Ockeghem (c.1410-1497) Credo da Kyrie Gloria Credo à 5
Antifona gregorianaDa pacem Domine
Gregoriano Canticum Simeonis: Nunc dimittis
Johann Walther(1496-1570) Antiphona super nunc dimittis “Da pacem Domine”
Claudin de Sermisy (1490-1562) Was mein Gott will, das g‘scheh allzeit(arm. J. S. Bach BWV 144/6, Lipsia 1724)
Francis Poulenc (1899-1963) Laudes de Saint Antoine de Padoue (1957-1959)
Carl Orff(1895-1982) Sonnengesang Des Heiligen Franziskus
Sidney Marquez Boquiren(1970- )  Gloria (2001)  – scritto per Amarcord
Thomas Tallis (c.1505-1585) Te lucis ante terminum – Ferial tone

Dalle tenebre alla luceè un viaggio mistico che si può ascoltare, quindi percorrere, in diversi modi. Canto gregoriano, innodia, polifonia rinascimentale della Riforma e della Controriforma, autori moderni e contemporanei sono proposti qui insieme rifiutando il banale ordinamento cronologico, ma con un intento programmatico, anzi didascalico. Si parte dalla radiosa polifonia di Tallis per presentare la luce primigenia, il raggio del volto di Dio che non conosce tramonto, secondo le parole dell’inno per la compieta. Poi calano le tenebre della morte e del dolore dell’uomo, raccontate nei successivi tre brani. Nella desolazione del buio, espressa da Tenebrae, l’uomo si rende conto di non essere abbandonato, prende consapevolezza della sua condizione, attende la salvezza “come le sentinelle l’aurora” (De profundis) . “L’uomo dei dolori, che ben conosce il patire” assume su di sé i peccati del mondo, così come racconta il testo del corale di Johann Sebastian Bach. “Dal sorgere del sole sino al suo tramonto” l’uomo affrancato dalla passione del Cristo rende grazie e benedice il nome del Signore: nel caso specifico il salmo 113 è introdotto e concluso da due intonazioni diverse della stessa antifona liturgica, a sottolineare l’universalità della Parola. Il volto radioso di Cristo brilla come una luce su di noi, ma lo fa appeso all’albero della croce. Ecco che la Passione è il momento centrale del percorso, dove le tenebre della morte dell’uomo vengono squarciate come il velo del tempio. La luce del Cristo risorto, che non conosce uguali, è la luce della Fede, accettazione piena della Luce che promana da Dio Padre. La verità della fede è luce che illumina il Credo di Ockeghem. Nel piano della Salvezza l’uomo è compartecipe con Dio; la luce della vita nuova va trasmessa e testimoniata: l’antifona della festa della Purificazione, Lumen ad revelationem gentium (Luce per illuminare le genti) , esprime proprio questo, come il Cantico di Simeone, il Nunc dimittis, dal quale è tratta. La luce che deriva da Dio illumina ora il percorso del credente, che vede chiaramente la strada da percorre, ciò che Dio vuole, come viene cantato nel corale BWV 144 Wass Mein. Chi cammina nella luce sono i santi che sperimentano in pienezza l’adesione al progetto di Dio, contemplando il volto di Cristo, luce perfetta: Sant’Antonio da Padova e San Francesco sono qui raccontati da Poulenc e Orff nella loro gioia spensierata. Le loro voci si uniscono al coro della Chiesa Trionfante, esperienza mistica e musicale alla quale la Chiesa Militante, quella terrena, si unisce nel canto del Gloria. La sposa si ricongiunge con il Cristo ed ecco che il cerchio si chiude, dossologia perfetta, ritornando alla luce che è prima di ogni cosa: “solo te cantiamo, Cristo Signore, luce perfetta che non conosce tramonto” (Te lucis ante terminum) .

BIGLIETTI 22 agosto posto unico 10 euro 

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16)  dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.
Sede del concerto
Basilica di Santa Maria delle Grazie
Piazza Santa Maria delle Grazie
MM Cadorna, tram 1, 16, 19, 27, bus 50, 58, 94
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176 e-mail mail@lacappellamusicale.com 
twitter @lacappellamusic
Direzione Artistica: Maurizio Salerno

Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Luana Castelli, Federica Parati

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